L’anello di Re Gioacchino
di
Pasquale Bellini
Presentazione: Michele Mirabella
Reading: Lino De Venuto e Floriana Uva
Festival ” Il libro possibile”
Polignano a Mare (Ba)
2013
Dove sia finito l’anello prezioso che Re Gioacchino Murat portava al dito durante la sua visita a Bari nell’aprile del 1813 è materia che appassionò storici, cronisti e curiosi. L’anello fu gettato davvero dal Re nelle fondamenta della “prima casa” del Borgo murattiano, così come molti dicono, in quella mattina del 25 aprile, che segnò il Natale della Bari moderna?
Certi si è che dell’anello e della “gemma” (come riferisce lo storico Armando Perotti) non s’è mai trovata traccia, né sotto la “prima casa”, quando fu abbattuta, né altrove. Che abbia preso altre più segrete strade, questo anello regale, durante la visita del Re Cavaliere e le follie della buona borghesia, in quella Bari che si avviava a diventare – parola di Re – “una grande e bella città”?
Questo libro, che trae occasione dal bicentenario della fondazione del borgo murattiano, contiene in primo luogo uno “Scherzo storico”, una commedia in costume come si facevano una volta, che gioca intorno alla fama di Gioacchino Murat, il Re giacobino che doveva restare per sempre incastonato, come gemma, nella memoria di Bari e dei suoi figli. Pasquale Bellini si diverte con la storia, quella grande e quella piccola, con nobili e plebei, i quali, dalla seconda fila degli eventi, vedono con gli occhi del desiderio brillare a Bari “l’anello di Re Gioacchino”.
Completano l’opera un salace medaglione dell’uomo che volle elevarsi “da stalliere a Re” e che tanta parte ebbe nelle vicende italiane, la ricostruzione che di quel Natale fece cento anni fa lo storico Armando Perotti e, infine, una galleria di immagini legate alla vita di Re Gioacchino.