“ IL VIANDANTE”
da
FRIEDRICH NIETZSCHE
Produzione: Prometeo – Bari
Drammaturgia e Regia: LINO DE VENUTO (Attore)
Personaggio: Friedrich Nietzsche
2002
Ho abbandonato la mia capanna e sono partito anch’io, mi sono fatto viandante io stesso in quella fitta e sterminata foresta di lettere, annotazioni, diari giovanili, frammenti postumi, aforismi, opere, saggi critici, siti internet. Una lunga e lenta peregrinazione in quella sfinge dalle ”mille pelli”, da cui risuonano parole come macigni, gesti guerrieri, richiami tribali, echi inquietanti di un mostro diabolico dai mille tentacoli ciascuno dei quali sfrontatamente s’incunea, scava, tocca, vede, annusa, succhia con voracità da ogni dove, specie da se stesso, il cibo della conoscenza. Un mostro malato che si rintana continuamente nella sua caverna ma che dalle proprie ferite e guarigioni ogni volta si rigenera, rinasce, ritorna, liberando potenti energie creative; a volte, però, quasi inaspettatamente, riappare nelle candide vesti di un angelo luminoso che si libra e sorvola festoso la superficie del mondo, fra impressioni, sogni, flutti della fantasia. In questa capacità di azzerare tutto e rinascere, in questo non accettare certezze in eredità, in questo farsi maestro di se stesso per poter se stesso contraddire e confutare, in questa inesausta lotta demolitrice contro gli inganni, strumenti di dominio, risiede la modernità di Nietzsche: egli ha aperto una porta che non sarà più possibile chiudere. La rappresentazione, impreziosita da atmosfere coreografiche curate da Paola D’Alessandro, percorre con più insistenza, in perfetto stile nicciano (leggero, paradossale, lirico, contraddittorio, ironico, sarcastico, irriverente, dissacrante, “teatrale”) la parte centrale dell’avventura umana, intellettuale ed artistica di Nietzsche, privilegiando l’accento sulla figura del viandante alla difficile, crudele e pericolosa ricerca del libero pensiero, alla fanciullesca ricerca di una gioia perduta. Alla voce storica del filosofo fanno da controcanto situazioni di vita privata (Nietzsche adolescente, Nietzsche professore, Loù Salomè, Elisabeth Nietzsche) ciascuna delle quali rivela le tante anime di una personalità multiforme, estremamente ricca e complessa. Per l’universalità e la estrema “attualità” dei temi, Il VIANDANTE è un gigantesco irritante specchio che riflette lo sguardo luciferino di Nietzsche, che con un occhio ti incanta, ti seduce, ti emoziona, ti eleva, con l’altro ti interroga, ti inchioda impietosamente agli strati più profondi della tua coscienza, ti ispeziona, ti spoglia l’anima, mette a nudo il corpo fuori dai sotterfugi dello spirito.
Lino De Venuto