“ IL TRITACARNE ”
Drammaturgia di STEFANO MASSINI
Produzione: Codicearte – Bari
Regia: LINO DE VENUTO (Attore)
Personaggio: Senatore, detenuto eccellente
2009
E’ una pièce di grande attualità. In scena due protagonisti: La Politica e Il Giornalismo. L’aspetto paradossale, di cui la vicenda teatrale si fa veicolo, è che il Potere Politico continua ad esercitare la sua autorità anche quando di fatto è ufficialmente destituito. Anche quando come in questo caso ci appare rimosso, ingabbiato e reso innocuo, il Potere Politico è un mostro silenzioso dai mille tentacoli che non rinuncia a se stesso, si autorigenera e soprattutto continua a ordire le sue trame. La storia, nei suoi risvolti grotteschi, avviene nel parlatorio di un carcere fra un detenuto “Eccellente”, un Uomo di Stato, Senatore ex Ministro, insomma un politico di razza precipitato in uno scandalo, e una giovane, brava e ambiziosa giornalista di un piccolo e sconosciuto giornale di provincia. Nei fatti è un incontro-scontro tra Politica e Informazione, tra il Potere delle Istituzioni e il Potere dei Media, entrambi in un rapporto di dipendenza con sua maestà Il Denaro, sovrano regolatore dei destini umani.
La drammaturgia di Stefano Massini (Premio Tondelli – 48^Edizione del Premio Riccione 2006 – Finalista ai Premi Ubu – Premio Nazionale della Critica) è incisiva, diretta e graffiante, come del resto in altre sue opere: Io sono il mare (Pena di morte – Caso Barnabei ) – Processo a Dio – Memorie del boia – Alfabeto Birmano – Donna non rieducabile (memorandum teatrale sulla giornalista russa Anna Politkoskvaja), per citare alcuni dei suoi testi più rappresentati. In questa scrittura teatrale, se nel conflitto di marca pirandelliana tra finzione e realtà, tra apparire ed essere, il Potere ci appare quasi invisibile, trasparente ed incolore, in effetti, nel suo essere, nel suo agire concreto, il Potere non è simbolicamente diverso da un tritacarne, capace di ridurre in pezzi ideali e valori, di annientare, o meglio ancora, “tritare” le coscienze degli individui, anche quelli migliori.
Il “Tritacarne” è uno specchio impietoso dei nostri tempi.
Lino De Venuto