Fahrenheit 451

Fahrnheit 451loc“FAHRENHEIT 451“

di

RAY BRADBURY

Adattamento teatrale di LINO DE VENUTO

Produzione: Nuova Ribalta – Bari
Personaggio: Montag

2010

 

Fahrenheit 451, considerato uno dei capolavori della fantascienza, è stato scritto dall’americano Ray Bradbury: pubblicato nel 1951 sulla rivista Galaxy, è stato poi edito in volume nel 1953. Il romanzo affronta il tema delicato della gestione delle informazioni e del controllo della società. Il titolo del romanzo si riferisce alla temperatura di 451 gradi Fahrenheit che è quella a cui brucia spontaneamente la carta. Ambientato in un ipotetico futuro e in uno spazio imprecisato, il lettore si trova in un mondo senza memoria dominato dalla televisione, come unico e ossessivo sistema di comunicazione e di informazione: sono i mass-media ad “istruire” i cittadini. Un corpo specializzato di pompieri invece di spegnere gli incendi ha il compito di arrestare i detentori di libri e di bruciare i libri perché essi “impediscono di essere felici”. Il protagonista del romanzo è l’irreprensibile vigile del fuoco Guy Montag: un giorno conosce la giovane vicina di casa, Clarisse. È una ragazza singolare che vive uno stile di vita molto personale e aiuta Montag ad osservare la realtà in modo diverso, fino al punto da mettere in crisi la serena esistenza del vigile-incendiario. Un altro episodio che sconvolge Montag è quello di una vecchia signora che pur di non abbandonare la sua biblioteca, preferisce lasciarsi ardere viva insieme ai suoi libri. Il vigile, che nel frattempo ha cominciato a leggere i libri di nascosto e a “porsi dubbi e domande”, intuisce che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nella sua vita. Questa nuova presa di coscienza, consolidata dalla conoscenza del professor Faber, lo porta alla rovina. Mildred, sua moglie, restia ad ogni forma di cambiamento, lo denuncia. Il suo comandante, Capitano Beatty e i suoi colleghi, lo accusano di tradimento e giungono a casa sua per incendiare i libri che Montag ha nascosto. Egli reagisce, provoca la morte del suo capo e fugge, braccato, nel bosco ai margini della città dove incontra un gruppo di uomini fuggiti dalla società, gli “Uomini Libro”, che hanno deciso di opporsi al sistema imparando a memoria i libri per poterli un giorno ristampare e assicurarli alle generazioni successive. L’aspetto più desolante del romanzo sta nella amara constatazione che a vietare l’uso del libro-strumento di cultura, non è stato un atto deliberato dallo Stato, né un atto di forza di un qualsivoglia regime dittatoriale ma paradossalmente la stessa società, la maggioranza acquiescente dei cittadini disinteressati ad ogni forma di approfondimento, al diritto di critica, al libero pensiero e propensi solo alla massificazione estrema, a farsi inebetire soltanto da vuoti spettacoli mandati in onda su megaschermi grandi quanto pareti e da martellanti messaggi pubblicitari. Malgrado ciò, Bradbury non solo rimarca, ovviamente, l’importanza della lettura e l’immenso valore del patrimonio culturale delle epoche precedenti, ma attraverso la storia del protagonista ci invita a riflettere sulla possibilità di cui ogni persona dispone, nell’arco della propria vita, di realizzare un cambiamento, una scelta più consapevole, un atto di libertà individuale. Pur essendo un libro di pura invenzione, Fahrenheit 451, oggi, risulta profeticamente un ritratto della nostra società con notevoli riferimenti sulla realtà contemporanea. Il libro presenta interessanti analogie con “Il mondo nuovo” di Aldous Huxleye e “1984” di George Orwell. Dal romanzo, nel 1966, è stato tratto un celebre film diretto da François Truffault.
La lettura scenica è integrata da tre scene tratte dal film del regista francese.

Lino De Venuto